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Luoghi

… ancora ville

Anche i Doria si fecero costruire una villa a Sampierdarena, per non esser da meno rispetto alle altre nobili famiglie genovesi.

Villa Doria, ora delle Madri Franzoniane, venne costruita nel XVI secolo in posizione angolare rispetto al giardino risultando sfalsata rispetto alle altre che la fronteggiavano lungo la strada. Alla fine del XVIII secolo passò alla famiglia Franzoni e uno di questi nobili, l’abate Gerolamo, la donò alla Congregazione delle Madri Pie, che, come già detto, ancora oggi vi risiedono. Villa Diana, invece, ha perso la bellezza di un tempo, visto il degrado che la ha completamente deturpata. Costruita tra il XVI e il XVII secolo, era di proprietà della famiglia Crosa. Stessa sorte per Villa Serra – Ponticelli, che fu edificata sul finire del XVI secolo ed al suo interno contiene affreschi di grande valore artistico, attribuiti alla scuola dei Calvi.

Le ville dei nobili passate alla storia – Stedo.it

Sicuramente, una delle ville di maggior interesse è Villa Centurione, detta del “Monastero”. Costruita nel 1587 per Barnaba Centurione, sorgeva di fronte al mare. Prima della costruzione della villa, in questo luogo si trovava l’antico monastero delle Cistercensi. Ancora nel 1850 apparteneva ai Centurione, che la affittarono al Comune di Sampierdarena per collocarvi delle scuole. Passata poi in eredità all’ospedale Pammatone, fu acquistata definitivamente dal Comune di Sampierdarena nel 1885 quale sede della Biblioteca Comunale.

Tuttora è sede di una scuola media. Molte decorazioni dei soffitti sono opera di Bernardo Castello: il genere prediletto dal pittore è sempre quello pastorale, come testimoniano i soggetti tratti da episodi della Gerusalemme Liberata del Tasso e da scene di amori mitologici tra ninfe e divinità olimpiche. Originariamente, sul lato a nord, si trovavano un giardino e un cortile con porticati a colonne, che erano stati sovrapposti al chiostro gotico dell’antico monastero. Nel 1684 subì gravi danni a causa dal bombardamento effettuato dai francesi.

Villa Doria – Masnata, posta superiormente alle altre, nell’attuale Via Cantore, fu costruita sul finire del XVI secolo, viene ricordata come Palazzo Doria, sebbene il Vinzoni nel 1757 la indichi di proprietà dei De Mari, con la retrostante Villa Ronco (che recentemente ha visto il completo restauro del giardino, visibile nella foto a fianco). Vi prese alloggio il generale austriaco Botta Adorno nel 1746 dopo la sua fuga da Genova in seguito alla rivolta di Portoria. Passata alla famiglia Masnata fu acquistata dal Comune nel 1872, per farne un ospedale: il primo di Sampierdarena di proprietà comunale. Dell’architettura originaria si è persa ogni traccia degli affreschi esterni. Sono stati cancellati da strati d’intonaco gli affreschi dei soffitti, fatti dai fratelli Calvi nel tardo Cinquecento.

Le ville storiche

Un altro palazzo situato più in alto, cioè all’inizio dell’attuale Via G.B. Monti, è Villa Centurione – Carpaneto. Fatta costruire da Cristoforo Centurione all’inizio del XVII secolo, passò nel 1859 alla famiglia Tubino e dopo alcuni anni, nel 1875 ai Carpaneto. Al piano nobile si trova l’altissimo pregio di questa villa dove nei soffitti di tre sale sono ben conservati gli affreschi che nel 1623 Luigi Centurione commissionò a Bernardo Strozzi; vi sono rappresentati Enea e Didone, Orazio Coclite e Curzio Romano. Bernardo Strozzi, detto il Cappuccino, eseguì queste decorazioni fra il 1624 e il 1625 e restano l’unica testimonianza della sua attività di creatore di affreschi, essendo egli molto più conosciuto come pittore su tela. Il vasto giardino giungeva fino alla riva del mare e, oggi, al suo posto c’è il centro di Sampierdarena.

Per concludere si può ricordare Villa Doria – Istituto Don D’Aste, che fu fatta costruire ai piedi della salita di Belvedere da Gio Battista Doria e passò in seguito ai De Mari. Nel 1757 il proprietario era Giuseppe Doria, il quale affidò incarico ad Andrea Tagliafichi di restaurare sia l’edificio sia il giardino, ampliato con l’acquisto della villa sottostante che apparteneva ad un altro ramo dei Doria. Fu in questo periodo che venne eseguito il rifacimento del soffitto del salone dove sono ritratti i dogi di casa Doria.

Questo è solo una breve carrellata sulle decine di palazzi costruiti dai nobili genovesi tra il XVI e il XVIII secolo nell’incantevole Sampierdarena dell’epoca. Uno studio approfondito di alcuni anni fa ne ha contate ben cinquantatré ancora esistenti e, purtroppo, in queste pagine non possiamo citarle tutte.

Possiamo, comunque, dare una spiegazione al fatto che i nobili genovesi scegliessero Sampierdarena come luogo ideale per le loro vacanze estive: all’epoca la nostra piccola città era bellissima, grazie al mare, alla ricchezza di vegetazione ed al terreno che permetteva di costruire magnifici palazzi ed incantevoli giardini, e, in più, era vicina alla grande Genova, permettendo ai ricchi signori di passare le “ferie” tenendo d’occhio gli affari che continuavano nei loro “scagni” del centro.

Redazione

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