Guillaume Apollinaire, pseudonimo di Wilhelm Apollinaire de Kostrowitsky, nasce a Roma nel 1880.
Figlio naturale di un ufficiale italiano e di una polacca, si trasferisce in Francia ancora adolescente, stabilendosi a Parigi, dove dal 1908, grazie al legame con Marie Laurencin si mette in contatto con gli ambienti artistici d’avanguardia e con personalità quali Maurice de Vlaminck, André Derain, Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse. L’interesse per il moderno lo porta a sostenere anche il futurismo di Filippo Tommaso Marinetti e la pittura metafisica di Giorgio de Chirico.
Del 1910 sono i sedici racconti fantastici intitolati L’eresiarca & C., mentre nel 1911 pubblica le poesie di Bestiario o corteggio di Orfeo e nel 1913 Alcools, raccolta delle migliori poesie composte fra il 1898 e il 1912. Quest’opera rinnova profondamente la letteratura francese, ed è oggi considerata il capolavoro di Apollinaire insieme con Calligrammi (1918).
Fra le altre opere in prosa si ricordano Il poeta assassinato (1916), raccolta di novelle e racconti tra il mitico e l’autobiografico, ispirati alle esperienze sul fronte della prima guerra mondiale, e il dramma Le mammelle di Tiresia (scritto nel 1903 e pubblicato nel 1918), nell’introduzione del quale per la prima volta compare la definizione di un’opera surrealista.
Muore a Parigi nel 1918.