Per combattere il problema dell’antibiotico-resistenza, è stato creato un nuovo farmaco, lo Zosurabalpin. Cos’è l’antibiotico-resistenza e Perché è importante prevenirla e sconfiggerla.
La medicina è una delle branche della ricerca scientifica, che forse più di altre ha fatto dei passi da gigante negli ultimi decenni. Se è vero che esistono ancora diverse patologie che non hanno una cura risolutiva ed efficace al 100%, è altrettanto vero che tanti metodi clinici hanno aiutato a debellare molte malattie che, fino a qualche decennio fa, sembravano invalidanti per il resto della vita.
Come ogni cosa però, c’è un rovescio della medaglia che bisogna considerare con grande attenzione. Nel caso della medicina moderna, questo rovescio ha un nome ben preciso: antibiotico-resistenza. Si tratta di quella condizione per cui, a causa dell’assunzione di antibiotici incontrollata, i batteri all’interno del nostro corpo sono riusciti ad adattarsi, rendendo i farmaci totalmente inefficaci nella cura delle infezioni per esempio. Ma anche a questo adesso, pare esserci un rimedio.
Il nuovo farmaco
L’antibiotico-resistenza è un problema serio. Come sottolinea Jérôme Salomon, vicedirettore generale Oms per la copertura sanitaria universale, le malattie trasmissibili e non trasmissibili, l’antibiotico-resistenza “mette a repentaglio la nostra capacità di trattare efficacemente infezioni ad alto impatto come la tubercolosi, causando malattie gravi e un aumento dei tassi di mortalità”.
Per evitare che si vada incontro a queste spregevoli situazioni, la ricerca scientifica si è tanto concentrata, in questi anni, nel cercare delle alternative ai normali antibiotici, che riescano a “vincere” quella resistenza, diventando un nuovo modo di trattare determinate patologie. Questo metodo consiste nell’assunzione di un farmaco ad alto potenziale clinico dal nome Zosurabalpin, appartenente a una nuova classe di antibiotici.
In particolare, i vari test eseguiti hanno fatto emergere come lo Zosurabalpin sia risultato efficace contro una specie batterica resistente a più classi di antibiotici esistenti, l’Acinetobacter baumannii. Questo batterio infatti, è considerato come uno dei più preoccupanti per la sua elevata resistenza, classificato come patogeno critico di priorità 1 dall’OMS. La notizia del nuovo farmaco per trattarlo dunque, è da prendere in modo estremamente positivo.
L’antibiotico-resistenza è un problema grosso, che non si previene semplicemente non assumendo antibiotici in maniera diretta: negli allevamenti intensivi di bestiame infatti, gli animali vengono spesso trattati con vari tipi di antibiotici per evitare che si ammalino. Nel momento in cui dunque, si va a mangiarne la carne, si finisce ocn l’assumere indirettamente una dose, per quanto piccola di antibiotici. La scoperta di un nuovo farmaco adesso, apre a tante nuove prospettive.