Ormai è certo: Carlo Conti condurrà le prossime due edizioni del Festival di Sanremo. Il presentatore ha già fatto dichiarazioni importanti, che hanno lasciato i telespettatori di stucco.
Dopo anni floridi di conduzione, Amadeus ha abbandonato ed archiviato definitivamente il progetto Sanremo, passando il testimone al suo più scontato successore. ” I conti tornano” è la battuta usata dallo stesso Conti per stemperare un clima già teso. Le prime polemiche non si sono fatte attendere, in quanto c’è chi parla di “usato” e chi di “minestra riscaldata”. Per dare un tocco di brio al tutto, il conduttore ha comunque annunciato delle novità di un certo spessore, per creare ancora più hype.
Il presentatore sa bene come attirare l’attenzione e come smorzare certe critiche, quindi ha semplicemente buttato un amo al pubblico e ai giornalisti, che tutti hanno raccolto. Inutile nascondere che tutti avrebbero preferito Alessandro Cattelan, almeno sul web hanno parlato di vero e proprio plebiscito , mentre per Conti hanno utilizzato la poco piacevole definizione di usato garantito. Alla guida di tre edizioni consecutive dal 2015 al 2017, non è certo un giovane di primo pelo del campo, anche se in molti lo avrebbero preferito.
Cosa ha rivelato Conti sul nuovo Sanremo
Carlo Conti ha già messo in chiaro un paio di cose: la Rai lo avrebbe contattato già a Gennaio , quando era quasi certo che Amadeus non avrebbe rinnovato. Ha affermato di essersi finalmente sentito supportato e quindi in grado di affrontare di nuovo questa avventura. Non ha voluto svelare i suoi pensieri in merito ad una co-conduttrice femminile che verrà svelata tra settembre e dicembre), ma allo stesso tempo ha escluso una co-conduzione maschile con i suoi amici di sempre Panariello-Pieraccioni, già troppo presenti nella sua vita, ha detto scherzando.
Ciò che però ha lasciato alquanto perplesso il pubblico è stata l’affermazione dello stesso Conti, in base al quale vorrebbe introdurre importanti novità e, per farlo, avrà bisogno di cambiare il regolamento. Le ipotesi sono tante, ma visto come è andata negli ultimi anni (vedasi caso Mahmood-Ultimo), quella più accreditata potrebbe riguardare il cambiamento del metodo di voto. E’ possibile che diventi completamente popolare per ingraziarsi appunto il pubblico?
Oppure potrebbe riguardare il testo delle canzoni, magari con la possibilità di aprirsi ai dialetti o alle lingue, oppure ancora potrebbe riguardare lo svolgimento delle 5 serate. Sicuramente sarà qualcosa che farà discutere molto e che creerà ancora più aspettativa, ma soprattutto spingerà anche chi è scettico a sintonizzarsi sulla Rai per vedere il prossimo Festival, nonostante il giuramento di non farlo più dopo l’era Amadeus.