Assegno Unico per i coniugi separati, ecco come evitare di cadere nelle trappole che fanno perdere tutto e ottenere il massimo.
La gestione dell’Assegno Unico per coniugi separati può essere difficile e ricca di problematiche da affrontare. Ma se si comprendono al meglio le regole e si sta molto attenti, è possibile evitare le trappole che possono far perdere l’accesso a questi fondi.
Le somme di denaro che vengono erogate a favore dei coniugi separati sono da tenere ben monitorate poiché è facile rimanere fregati di fronte a delle normative. La legge Italiana è molto complessa e complicata, per questo è bene essere sempre aggiornati e informati. Ecco tutto quello che devi sapere.
L’Assegno Unico e universale è un contributo economico che è destinato alle famiglie con figli a carico. È introdotto per semplificare e unire le varie forme di sostegno alla natalità e ai genitori. Viene erogato mensilmente dall’INPS e il suo importo varia in base all’ISEE del nucleo familiare.
Quando i coniugi si separano, la gestione dell’Assegno Unico è soggetta ad una attenzione particolare. La legge prevede che, in caso di affidamento condiviso dei figli, l’assegno venga diviso in pari misura tra i genitori, a meno che non si raggiunga un diverso accordo. È quindi molto importante che i genitori stabiliscano chiaramente come intendono gestire questa somma di denaro.
Se i figli sono affidati al 50% a entrambi i genitori, l’assegno dovrebbe essere diviso equamente. Però è obbligatorio che i genitori si accordino affinché l’assegno sia erogato interamente a uno solo di loro. Questo accordo deve essere formalizzato e comunicato all’INPS.
Per evitare problemi, è fondamentale che l’accordo sia ben documentato. Se, ad esempio, la madre dei figli è casalinga e il padre ha deciso di rinunciare all’assegno in suo favore, questo deve essere chiaramente indicato nella procedura di richiesta dell’assegno. L’ISEE è un parametro fondamentale per determinare l’importo dell’Assegno Unico. Quando i genitori si separano, l’ISEE deve essere aggiornato per riflettere la nuova situazione familiare.
Secondo la normativa, l’ISEE di riferimento per l’assegno è quello del nucleo familiare in cui è inserito il figlio beneficiario. Anche se il genitore che lo richiede non vive nello stesso nucleo familiare del figlio, è possibile ottenere l’assegno basandosi sull’ISEE del nucleo in cui vive il figlio. Per aggiornare l’ISEE dopo la separazione, è necessario presentare una nuova DSU. Che evidenzia la composizione del nuovo nucleo familiare. Questo processo può essere gestito attraverso i CAF o online tramite il sito dell’INPS.
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