Avere animali può essere bellissimo ma costoso, ora è possibile sfruttare una detrazione maggiore nelle spese nel 730.
Avere la compagnia di uno o più animali è davvero bellissimo, come sa bene chi ne ha avuto almeno uno nella vita. Nella maggior parte dei casi c’è chi preferisce i cani ai gatti e viceversa, ma non manca anche chi li ha entrambi proprio perché non riesce a scegliere. Tanti hanno modo di crescere con un amico a quattro zampe sin da bambini, ben sapendo come farlo possa aumentare il senso di responsabilità.
Non mancano però anche gli anziani che decidono di prenderne uno, con la consapevolezza di come averne uno al proprio fianco possa far sentire la casa meno vuota se si vive da soli. Però è importante sapere come la loro gestione possa essere costosa, non solo per il cibo, ma anche per le spese veterinarie, a maggior ragione se dovessero avere problemi.
Chi ha avuto animali almeno una volta nella propria vita sa bene quanto la loro gestione possa influire sul bilancio familiare. La situazione può essere ancora più pesante se alcuni di loro soffrono di intolleranze, situazione che può comportare la necessità di acquistare mangime specifico, che ha un costo superiore rispetto a quello generico.
A questo si aggiunge quanto previsto per il bagno, se si decide di farlo in toelettatura, che può essere provvidenziale soprattutto per alcune razze. Non può poi che esserci l’auspicio che siano sempre in salute, ma se questo non dovesse accadere è immaginabile che il conto del veterinario possa lievitare.
Pur dovendo avere a disposizione l’importo richiesto nell’immediato, cosa non semplice per tutti, è possibile rientrare almeno in parte di quanto sborsato grazie alle detrazioni fiscali nel momento in cui si fa il 730. Usufruire di questo diritto può essere importante, ma è necessario che si verifichino alcune condizioni ben precise.
Innanzitutto è necessario che il pagamento sia tracciabile, quindi eseguito con bancomat o carta di credito, così da risalire facilmente all’importo anche a distanza di tempo. Solo alcune voci di spesa risultano essere però detraibili, ovvero:
La pratica può essere eseguita da chi ha effettuato la spesa, anche se non risulta essere il proprietario degli animali. L’agevolazione non riguarda invece gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare e quelli allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole.
I contribuenti possono beneficiare dell’agevolazione solo se si supera la franchigia pari a 129,11 euro, ma fino al limite massimo di 550 euro. Per uno sconto IRPEF totale che arriva fino a 80 euro.
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