Se hai fatto degli errori nella compilazione del 730 puoi ancora recuperare, se procedi nel modo giusto per la sua correzione.
La compilazione annuale del modello 730 per la dichiarazione dei redditi è un obbligo che coinvolge lavoratori, pensionati e altri contribuenti. Questo processo può essere eseguito autonomamente online attraverso la versione precompilata, oppure ci si può avvalere dell’aiuto di un Caf, di un commercialista o di un altro professionista abilitato.
Tuttavia, può accadere che, in fase di compilazione, vengano commessi degli errori. Come è possibile correggere un 730 già presentato? Quali sono le tempistiche e le modalità per recuperare eventuali crediti o rimborsi? Vediamo nel dettaglio.
Se ci si accorge di aver commesso degli errori nel modello 730 presentato, è possibile correggerli, ma è fondamentale rispettare determinate scadenze. In caso di errori nel modello 730 del 2024, si può presentare un modello Redditi correttivo entro il mese successivo alla scadenza di presentazione del 730, ossia entro il 30 novembre 2024. Trascorso questo termine, sarà necessario presentare un modello Redditi integrativo.
La dichiarazione integrativa può essere presentata entro l’anno successivo alla scadenza originale, quindi per il 730 del 2024, la correzione può avvenire fino al 30 novembre 2025. Inoltre, l’ultima possibilità di rettifica di un 730 già presentato è entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione originale. Per il 730 del 2024, quindi, il termine ultimo è il 31 dicembre 2029.
Per correggere un errore, bisogna presentare il modello Redditi e barrare la casella “Dichiarazione integrativa” presente sul frontespizio. Se la correzione risulta a favore del contribuente, il credito può essere richiesto a rimborso o utilizzato in compensazione con imposte future, a partire dall’anno successivo alla presentazione della dichiarazione integrativa.
Ad esempio, se nel 2024 si corregge la dichiarazione dei redditi relativa al 2021, il credito derivante può essere utilizzato per compensare imposte dovute nel 2025, sulla base della dichiarazione dei redditi del 2024.
La correzione di un vecchio modello 730 può comportare sia crediti che debiti, indipendentemente dal risultato della dichiarazione originale. Tuttavia, è importante notare che la correzione non sospende gli effetti del 730 precedentemente inviato. Il sostituto d’imposta continuerà ad accreditare o addebitare gli importi risultanti sulla busta paga o sulla pensione nei tempi previsti.
Se la correzione comporta un debito, il contribuente dovrà ricorrere al ravvedimento operoso. Che prevede il pagamento dell’imposta dovuta, delle sanzioni e degli interessi utilizzando il modello F24. Se, invece, dalla dichiarazione correttiva emerge un maggior credito, il contribuente può chiedere il rimborso spettante. E dovrà attendere i tempi previsti dall’Agenzia delle Entrate per la liquidazione. Anche nel caso in cui dalla dichiarazione integrativa emerga un credito, questo può essere richiesto a rimborso o utilizzato in compensazione per imposte future.
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