Monete da 50 lire che oggi valgono una fortuna. Correte a controllare se avete a casa un’unità molto rara, potreste ottenere un bel gruzzoletto. Incredibile guadagno.
La numismatica è una disciplina che si occupa dello studio delle monete; ne indaga la loro storia, e permette di comprendere meglio l’economia, la culture e la politica di un popolo attraverso diverse epoche.
Ogni moneta racconta una storia: i volti degli imperatori romani, i simboli delle città greche, gli stemmi dei regni medievali. Grazie ad esse, oggi possiamo tracciare le evoluzioni politiche, sociali ed economiche di una civiltà.
Spesso la numismatica viene confusa con il semplice collezionismo. In realtà, oltre all’aspetto scientifico, vi è anche una componente significativa, ossia la valutazione delle monete prese in esame. Non è una pratica semplice. Bisogna considerare diversi aspetti dell’unità studiata.
La rarità o tiratura che considera la quantità di monete esistenti in circolazione o disponibili sul mercato. Le condizioni fisiche: le monete sono valutate su una scala da “povero” a “fior di conio”, basata su fattori come l’usura, i graffi e la nitidezza dei dettagli. La domanda: quanto è richiesta una moneta tra i collezionisti? La storia e la provenienza: monete con una storia interessante o una provenienza documentata possono avere un valore maggiore.
E in ultimo, il materiale di composizione: il metallo con cui è fatta una moneta (oro, argento, bronzo) influisce anche sul suo valore intrinseco.
50 Lire Dio Vulcano con Rombo: una piccola moneta che oggi vale una fortuna
Nonostante le Lire italiane siano uscite di scena solo 22 anni fa con l’introduzione dell’euro (2002), alcune unità oggi possono valere un bel gruzzoletto. Questo è il caso della moneta da 50 Lire Dio Vulcano con Rombo.
La prima moneta da 50 lire è stata coniata nel 1954. Era composta era l’acmonital, un acronimo per acciaio monetario italiano, una lega, che si componeva di acciaio e nichel. Sul lato frontale della moneta era rappresentato il dio Vulcano o Efesto, nudo e voltato di spalle, nell’atto di battere il martello sull’incudine. Vi era inciso su un lato l’anno di conio e il valore nominale della moneta stessa.
Sul lato posteriore, invece, vi era invece una testa di reminiscenza classica, circondata dalla scritta REPVBBLICA ITALIANA. Sotto di essa troviamo i nomi degli incisori, i celebri Giuseppe Romagnoli e Pietro Giampaoli. Una moneta in particolare, risalente al 1958, presenta un piccolo rombo proprio sotto la testa.
Fu coniata in numero limitato ed è considerata molto rara. Molti esemplari, infatti, furono ritirati dalla circolazione a causa di errori di stampa. Ne esistono poche unità. Se siete così fortunati da averne conservata una, ecco il valore in base allo stato di conservazione.
Fior di Conio (FDC): Tra 2.000 e 3.500 euro.
Splendido (SPL): Tra 1.200 e 2.000 euro.
Bellissimo (BB): Tra 500 e 1.200 euro.